Nel 2012 “strappò” Parma al centrodestra e al centrosinistra e diventò il simbolo dei Cinquestelle di governo. Si ribellò e fu cacciato, riuscendo però a essere rieletto. Da luglio fa l’ostelliere in un paesino sulla via Francigena: «Ho sempre pensato di non dipendere dalla politica, non sono cambiato»
Guardare alle stelle con i piedi nel fango
«Davvero? Lei è stato sindaco?». L’ultima sorpresa i pellegrini e i turisti, per lo più stranieri, che si spingono fino alla casa alle soglie del bosco l’hanno salendo le scale. Un calco in gesso, uno stemma, quello di Parma, li attende e li sembra scrutare. Qualcuno chiede informazioni. Poi strabuzza gli occhi. L’ostelliere che li guarda ha un passato e un presente (politico) particolare. E una nuova vita cominciata in parallelo da qualche mese. «A volte si fermano e mi fanno domande. Gli italiani invece mi chiedono come sono Grillo o Di Maio. Ma quelli interessati alla politica sono pochi». Federico Pizzarotti ha amministrato Parma per un decennio – dal 2012 al 2022, eletto per un primo mandato con il Movimento 5 Stelle, poi nel 2017 da solo a capo di una lista civica che ha sfidato e battuto i partiti – e ora è il presidente di + Europa, impegnato ancora in prima linea al fianco di Emma Bonino. Negli ultimi tempi però la sua vita ha preso una nuova strada. L’ex sindaco è anche albergatore.