Federico Pizzarotti

Un anno che si chiude e uno nuovo che inizia: riflessioni tra serietà e leggerezza.

Ogni fine anno porta con sé la voglia di bilanci, di guardarsi indietro e, inevitabilmente, di pensare al futuro. Per me, il 2024 è stato un anno complesso, iniziato con la perdita di mia madre, un momento che ti cambia profondamente. È come se si chiudesse un capitolo e se ne aprisse uno nuovo, quello in cui ci si rende conto che, si arriva ad un momento in cui la vita smette di dare e comincia a prendere: negli affetti, nelle relazioni, nelle scelte per il futuro.

Politicamente, è stato un anno di scelte importanti e, a tratti, dolorose. Ho lasciato il partito di cui ero presidente, una decisione non facile, ma necessaria, perché non condividevo la direzione intrapresa. Non sono riuscito a realizzare l’elezione al Parlamento Europeo, ma questo non è stato solo un punto d’arrivo mancato, bensì uno stimolo a riflettere su come rilanciare un’area politica che oggi, diciamocelo, ha bisogno di concretezza, visione e… un po’ di coraggio.

Sul piano personale, il 2024 è stato un anno di grandi traguardi. Dopo tanta attesa, il nostro Bed and Breakfast “Il Bordone del Pellegrino” è finalmente una realtà. E mentre nel 2025 accoglieremo gli ospiti anche a Parma con una nuova stanza (sveleremo il nome a tempo debito), al Castello di Casola partirà anche la produzione di liquori. Insomma, si cominciano a vedere i frutti dopo anni in cui mi sono sentito più contadino che imprenditore: pianta, semina, taglia.

E poi c’è tutto il resto. Ho messo davvero tanta carne al fuoco negli ultimi due anni, forse troppa (e a volte ho pensato che si stesse per bruciare). Ma ora vedo nel 2025 un anno che, pur con le sue complessità – perché, diciamolo, non esiste un anno semplice – sarà un anno di raccolto: familiare, personale, lavorativo. Politicamente, invece, sarà un anno in cui mettersi a disposizione e tornare a costruire.

Quindi, che altro dire? Buona fine dell’anno e buon inizio a tutti. E ricordate: mai smettere di seminare, anche se il raccolto sembra lontano. Perché, prima o poi, il futuro arriva!

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